«La certezza della pena, che trova il consenso unanime della politica, della magistratura, dell’opinione pubblica - ha lamentato Manganelli - è quanto di più incerto esista oggi: meglio una pena blanda oggi che non la promessa di un castigo futuro che non arriva mai». «È una situazione - ha aggiunto il capo della Polizia - che noi operatori delle forze dell’ordine viviamo tutti i giorni, quando arrestiamo qualcuno per uno dei reati di cosiddetta criminalità diffusa e scopriamo che quel qualcuno nell’ultimo semestre era stato già arrestato altre tre o quattro volte per lo stesso tipo di reato. È una situazione assolutamente vergognosa quella che viviamo oggi».
Manganelli è intervenuto anche sul tema dell'immigrazione clandestina. Il capo della Polizia ammette che gli strumenti a disposizione non consentono una azione adeguata. «Noi forze di polizia che diciamo che l’immigrazione clandestina va contrastata con un certo rigore - afferma Manganelli - rinunciamo già in partenza a qualsiasi possibilità di contrastare l’immigrazione clandestina». E per spiegare le difficoltà del contrasto all’immigrazione clandestina Manganelli cita alcuni dati «inquietanti». «Dal 1 gennaio ad oggi, le forze dell’ordine hanno fermato oltre 10.500 clandestini per i quali hanno ritenuto di avviare le procedure di espulsione. Solo 2.400 di costoro hanno trovato posto nei centri di permanenza; gli altri 8mila hanno di fatto ottenuto un ’perdono sul campò e gli è stato consegnato un foglio di via, che equivale a un niente».
E nel 2007 non è andata diversamente: «Abbiamo fermati 33.897 immigrati clandestini che dovevano essere avviati ai Cpt e per i quali dovevano essere avviate le procedure di espulsione - spiega Manganelli -. Abbiamo trovato posto solo per 6.366 persone. 27mila sono stati destinatari di un foglio di via, naturalmente non accolto nella stragrande maggioranza dei casi». E dunque, conclude Manganelli, «qualsiasi norma che possa rendere certa la pena, rendere effettiva l’espulsione attraverso l’adeguatezza dei centri e dei tempi di permanenza e qualsiasi cosa che vada in contro alla rapidità delle procedure è ben accetta». Manganelli denuncia anche che il 30% dei reati di criminalità diffusa sono commessi da immigrati clandestini e un terzo della popolazione carceraria è composta da stranieri irregolari.
Le parole di Manganelli si commentano da sole...la situzione nel nostro paese è ormai fuori controllo e bisogna davvero smetterla con i finti buonismi che ci hanno portati fino a qui e cominciare a riprenderci in mano il nostro bel paese.
Le leggi ci sono sempre state, ora è necessario che siano applicate.