A novembre arriva la nuova Golf, sesta serie dell’eterno successo della Volkswagen. E gli uomini di Wolfsburg annunciano, con una certa soddisfazione, che produrre questo modello costerà circa mille euro in meno rispetto alla Golf V, la macchina attualmente in vendita. Vi interessa sapere come sarà possibile?
I giornali economici parlano genericamente di un piano di taglio dei costi che arriva finalmente a compimento e spiegano anche che, nonostante se ne producano e vendano più di 700 mila pezzi all’anno, la Golf ha reso quattrini alla Casa solo negli ultimi due anni, pur essendo in produzione già dal 2003. A noi però preme un’altra domanda. Ovvero: i mille euro di risparmio verranno riversati agli automobilisti in termini di taglio sul prezzo finale?
Finora non è quasi mai accaduto. Gli anni passano e i listini aumentano, quasi mai vengono rivisti al ribasso. E non parliamo della Golf in particolare, ma dell’industria dell’auto in generale. La tendenza è: costruire le macchine costa sempre meno (grazie all’automazione e alle economie di scala), ma invece di farle costare in proporzione si tiene il prezzo costante, magari aggiungendo contenuti che le rendano più attraenti. Ergo: l’industria dell’auto, a differenza di molti altri settori ( telefonini, televisori a schermo piatto, navigatori…) non ha mai trasferito al consumatore i risparmi generati dalle nuove tecnologie di produzione.
Adesso però siamo arrivati a un punto di rottura: con la benzina a un euro e mezzo, la gente vuole macchine meno costose e più parsimoniose quanto a consumi di carburante. Roba più semplice, più leggera. E non vuole più che sia l’industria dell’auto a scegliere per il cliente. Sarebbe un segnale se l’inversione di tendenza cominciasse proprio con la tedesca che da più di trent’anni spadroneggia in Europa.
Finora non è quasi mai accaduto. Gli anni passano e i listini aumentano, quasi mai vengono rivisti al ribasso. E non parliamo della Golf in particolare, ma dell’industria dell’auto in generale. La tendenza è: costruire le macchine costa sempre meno (grazie all’automazione e alle economie di scala), ma invece di farle costare in proporzione si tiene il prezzo costante, magari aggiungendo contenuti che le rendano più attraenti. Ergo: l’industria dell’auto, a differenza di molti altri settori ( telefonini, televisori a schermo piatto, navigatori…) non ha mai trasferito al consumatore i risparmi generati dalle nuove tecnologie di produzione.
Adesso però siamo arrivati a un punto di rottura: con la benzina a un euro e mezzo, la gente vuole macchine meno costose e più parsimoniose quanto a consumi di carburante. Roba più semplice, più leggera. E non vuole più che sia l’industria dell’auto a scegliere per il cliente. Sarebbe un segnale se l’inversione di tendenza cominciasse proprio con la tedesca che da più di trent’anni spadroneggia in Europa.
Mauro Tedeschini
Sono perfettamente d'accordo con Tedeschini, le auto non sono altro che prodotti tecnologici e come tali, dovrebbero costare sempre meno, man mano che passa il tempo e si diffonde il prodotto tra i consumatori...invece... La soluzione potrebbe essere o quella di comprare tutti solo più Km0 (auto nuove, ma immatricolate dalle concessionarie, che costano dal 20 al 30% in meno del nuovo) o i restiling di auto già in commercio da 3 anni, che di solito non variano nel prezzo, ma hanno molti più contenuti di serie. Sinceramente però sono molto pessimista sul fatto che qualcosa cambi in meglio in questo settore...
Sono perfettamente d'accordo con Tedeschini, le auto non sono altro che prodotti tecnologici e come tali, dovrebbero costare sempre meno, man mano che passa il tempo e si diffonde il prodotto tra i consumatori...invece... La soluzione potrebbe essere o quella di comprare tutti solo più Km0 (auto nuove, ma immatricolate dalle concessionarie, che costano dal 20 al 30% in meno del nuovo) o i restiling di auto già in commercio da 3 anni, che di solito non variano nel prezzo, ma hanno molti più contenuti di serie. Sinceramente però sono molto pessimista sul fatto che qualcosa cambi in meglio in questo settore...
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