Come sempre, volenti o nolenti, copiamo gli americani.
Adesso ci si mette anche la commissione europea, che sta per partorire una vera e propria rivoluzione sulle tariffe della telefonia mobile europea, sul modello statunitense.
La riforma punterebbe alla riduzione dei costi di terminazione, cioè quelli relativi all'utilizzo delle varie reti di proprietà delle compagnie telefoniche, cedute in uso alle concorrenti.
Per fare un esempio pratico, un taglio di questo costo di pochi centesimi su ogni telefonata, costerebbe ad un colosso come la Vodafone, un miliardo di euro di mancati introiti (fonte Morgan Stanley).
Inoltre la UE vorrebbe ridurre le tariffe sulla navigazione internet dall'estero e gli sms verso l'estero.
Chiaramente le compagnie telefoniche non sono degli enti benefici, quindi, in caso la riforma passasse, sono pronti a far pagare agli utenti le chiamate in entrata, proprio come succede negli States.
Il commissario UE per le telecomunicazioni, Viviane Reding (la fenomena nella foto), interpellato proprio in merito a questa possibilità, ha fatto spallucce aggiungendo che il mercato deve evolversi, quindi...
Quindi prepariamoci all'ennesimo salasso! I costi delle chiamate in uscita, ma probabilmente anche in entrata, saranno più alti, le aziende telefobiche scaricheranno in un modo o nell'altro su noi consumatori le minori entrate e la commissione europea sarà orgogliosa di sè stessa per aver cambiato (in peggio) qualcosa e aver dimostrato di esistere...noi però saremo contentissimi di navigare su internet col cellulare dall'estero!!! Mica male no? Ma fateci il piacere!
2 commenti:
Come si i costi x le chiamate in uscita nn fossero gia alti!!! se dobbiamo pagare anche quelli in entrata saremo aposto!!!poveri noi!! ciaooo!
Confe
purtroppo sara' proprio così...speriamo o che tale proposta si perda durante le varie rettifiche nazionali, o che un'eventuale alleanza tra associazioni dei consumatori, faccia una bella protesta e obblighi questi campioni a rivisitare la proposta. Vedremo.
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