Dopo l'accordo con le banche, che a prima vista viene incontro alla povertà degli italiani, ma che poi a conti fatti, non fa guadagnare nulla alle famiglie, se non rimandare al futuro un problema finanziario attuale, riecco il colpo di scena...la Robin Hood Tax.
Nome scenografico e di grande impatto, questo si, ma alla fine a noi, cosa torna?
L'intenzione è quella di tassare i lauti e fino ad ora poco colpiti, guadagni delle compagnie petrolifere. Giusto, anzi, giustissimo e sacrosanto. Nessun cittadino non potrà non essere felice. Ci hanno vessati fino ad oggi, giocando con le oscillazioni del prezzo del petrolio e facendoci sempre la cresta sopra.
Lo stato, dal canto suo, ha sempre appoggiato il malcontento popolare con sonore proteste di facciata, mantenendo praticamente inalterata la tassazione sulle benzine (o meglio, la doppia tassazione, visto lo scandaloso meccanismo fiscale usato) e fregandosi le mani per tutte le maggiori entrate derivanti dagli aumenti dei prezzi alla pompa (non dimentichiamoci poi che il ministero delle finanze, è controllante dell'ENI-Agip, una delle compagnie più care).
C'è però un qualcosa che non torna...il famoso brigante che scorrazzava nella foresta di Sherwood, non rubava ai ricchi per dare ai poveri?
Qui si spremono (forse è una parola esagerata) i ricchi per dare allo stato.
Ma i poveri automobilisti che sono stati vessati fino ad ora, cosa vedranno?
NULLA!!!
Il Giulio ha già chiarito che non ci sarà nessuno sconto fiscale sui carburanti.
Qualcuno già dice malevolmente, che anzi, le compagnie, senza alcuno scrupolo, scaricheranno sui consumatori la tassa, con buona pace dell'equità fiscale.
Si protesterà sempre di più, però intanto si pagheranno le stesse tasse sotto forma diversa...
Giusto per cultura e per farvi incaxxare un po' di più, vi riporto i valori e il significato delle varie accise che gravano sui carburanti...cattivo, vero?
- 1,90 lire per il finanziamento della guerra di Etiopia del 1935;
- 14 lire per il finanziamento della crisi di Suez del 1956;
- 10 lire per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963;
- 10 lire per il finanziamento dell'alluvione di Firenze del 1966;
- 10 lire per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968;
- 99 lire per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976;
- 75 lire per il finanziamento del terremoto dell'Irpinia del 1980;
- 205 lire per il finanziamento della guerra del Libano del 1983;
- 22 lire per il finanziamento della missione in Bosnia del 1996;
- 39 lire per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.
La somma di tali accise evidenzia una tassazione di 485,90 lire (ossia 25 centesimi di euro) per ogni litro di carburante acquistato.
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