venerdì 30 maggio 2008

Manganelli dice come stanno davvero le cose

Quella che viviamo è una «vera situazione di indulto quotidiano, che tutti conoscono, di cui tutti parlano, ma rispetto alla quale negli ultimi anni non s’e fatto niente». E' uno sfogo durissimo quello pronunciato dal capo della Polizia, Antonio Manganelli, intervenuto in commissione Affari costituzionali al Senato.

«La certezza della pena, che trova il consenso unanime della politica, della magistratura, dell’opinione pubblica - ha lamentato Manganelli - è quanto di più incerto esista oggi: meglio una pena blanda oggi che non la promessa di un castigo futuro che non arriva mai». «È una situazione - ha aggiunto il capo della Polizia - che noi operatori delle forze dell’ordine viviamo tutti i giorni, quando arrestiamo qualcuno per uno dei reati di cosiddetta criminalità diffusa e scopriamo che quel qualcuno nell’ultimo semestre era stato già arrestato altre tre o quattro volte per lo stesso tipo di reato. È una situazione assolutamente vergognosa quella che viviamo oggi».

Manganelli è intervenuto anche sul tema dell'immigrazione clandestina. Il capo della Polizia ammette che gli strumenti a disposizione non consentono una azione adeguata. «Noi forze di polizia che diciamo che l’immigrazione clandestina va contrastata con un certo rigore - afferma Manganelli - rinunciamo già in partenza a qualsiasi possibilità di contrastare l’immigrazione clandestina». E per spiegare le difficoltà del contrasto all’immigrazione clandestina Manganelli cita alcuni dati «inquietanti». «Dal 1 gennaio ad oggi, le forze dell’ordine hanno fermato oltre 10.500 clandestini per i quali hanno ritenuto di avviare le procedure di espulsione. Solo 2.400 di costoro hanno trovato posto nei centri di permanenza; gli altri 8mila hanno di fatto ottenuto un ’perdono sul campò e gli è stato consegnato un foglio di via, che equivale a un niente».

E nel 2007 non è andata diversamente: «Abbiamo fermati 33.897 immigrati clandestini che dovevano essere avviati ai Cpt e per i quali dovevano essere avviate le procedure di espulsione - spiega Manganelli -. Abbiamo trovato posto solo per 6.366 persone. 27mila sono stati destinatari di un foglio di via, naturalmente non accolto nella stragrande maggioranza dei casi». E dunque, conclude Manganelli, «qualsiasi norma che possa rendere certa la pena, rendere effettiva l’espulsione attraverso l’adeguatezza dei centri e dei tempi di permanenza e qualsiasi cosa che vada in contro alla rapidità delle procedure è ben accetta». Manganelli denuncia anche che il 30% dei reati di criminalità diffusa sono commessi da immigrati clandestini e un terzo della popolazione carceraria è composta da stranieri irregolari.

Le parole di Manganelli si commentano da sole...la situzione nel nostro paese è ormai fuori controllo e bisogna davvero smetterla con i finti buonismi che ci hanno portati fino a qui e cominciare a riprenderci in mano il nostro bel paese.
Le leggi ci sono sempre state, ora è necessario che siano applicate.

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